Sandra Ianni

Il melone: curiosità e racconti

Il melone, Cucumis melo, è una pianta rampicante annuale probabilmente originaria di un’area che si estende dal Caucaso all’Iran. La cui coltivazione iniziò, in modo indipendente, in India e in Africa. Il melone era ben noto agli antichi Egizi e si diffuse rapidamente attraverso i Romani, come testimoniano le raffigurazioni di Ercolano e le affermazioni di Plinio (I secolo d.C.) nel suo libro Naturalis Historia. Tuttavia nel 2015 sono stati ritrovati semi di melone anche in alcune località nuragiche della Sardegna risalenti al 1200 a.C.

Il melone nelle diverse culture simboleggia la fertilità e la prosperità, per via dei numerosissimi semi. Testimonianze letterarie affermano, altresì, che alcuni medici consideravano il melone nocivo e imputarono ad esso la morte di ben quattro imperatori e due pontefici.  

Il melone ha dato grande sfoggio in molte preparazioni gastronomiche di corte, come conferma Cristoforo Messisbugo il più grande dei cuochi rinascimentali. Dal quale trae origine uno degli antipasti che hanno perseguitato la mia infanzia: prosciutto e melone, un abbinamento molto gradito sulle tavole delle corti italiane.

Un ortaggio decisamente affascinante che ha, tra l’altro, ispirato molti artisti dai festoni di Giovanni da Udine  e Raffaello, negli affreschi della Loggia di Psiche e Amore a Villa Farnesina (Roma), alla natura morta del barocco di Giovanna Garzoni allo stile impressionista di Paul Cezanne.

Dal punto di vista nutrizionale il melone ricchissimo di acqua possiede qualità rinfrescanti e diuretiche, contiene vitamine, sali minerali ed un discreto apporto di zuccheri. Oggi viene coltivato in tutta l’Italia, al di sotto della fascia montana, ed è presente sul mercato in numerosissime cultivar. Le principali sono: cantalupo, di media grandezza, superficie reticolata, polpa giallo-arancio, chiamati così perché portati dai missionari asiatici al castello pontificio di Cantalupo, sui colli di Roma; i meloni retati, di media grandezza, polpa bianca o giallo-verde, caratterizzati da una superficie reticolata; i meloni d’inverno, polpa biancastra o rosata con buccia liscia, dal gusto intermedio tra la pera e il melone, costituiscono il tipico piatto di Natale nella tradizione siciliana.  

Un trucco utile per riconoscere un melone maturo è quello insegnatomi dalla nonna, cioè di bussare leggermente sulla sua superficie con la mano stretta a pugno. Se si ottiene un suono sordo, il melone è giunto a maturazione. Se invece il frutto trasmette un rimbombo vuoto, significa che non è ancora pronto per essere gustato. Osservate il suo picciolo se è tenero e tende a staccarsi il melone è pronto. In ogni caso fate attenzione all’odore del melone, se risulta profumato, probabilmente è già maturo.

Sandra Ianni