Il giardino delle Amadriadi

PER UNA NUOVA CULTURA DEL FIORE

Il fiore accompagna da millenni la storia dell’uomo, dai riti ai medicamenti, dalla mitologia all’arte ed oggi più che mai si sente la necessità di un approccio al fiore più rispettoso ed ecosostenibile. Non solo per farne meravigliosi ornamenti, omaggi o gustose pietanze, come sanno bene i miei lettori*, ma anche per sensibilizzare al rispetto della natura e della bellezza etica che il fiore sottende.

Al riguardo vi segnalo SlowFlowers Italy, un’associazione che punta allo sviluppo di coltivazioni di fiori locali ed eco-sostenibili, con preferenza per le varietà stagionali e per la distribuzione diretta ai clienti.  L’associazione aiuta a promuovere un’economia legata al territorio italiano ed è impegnata nei confronti dell’ambiente. Inoltre sostiene una produzione floreale in equilibrio con i ritmi naturali.

I coltivatori di SlowFlowers, infatti, si impegnano a non utilizzare pesticidi e concimi chimici, diffondono il recupero dei metodi di coltivazione organici. Incentivano accanto alla coltivazione di essenze floreali ibridate la semina di erbe spontanee, perché i campi in fiore possano, sempre, attrarre e offrire rifugio alle api ed essere oggetto di contemplazione e di comunione con la Natura.

Ogni anno SlowFlowers Italy organizza degli eventi floreali itineranti aperti al pubblico che costituiscono anche un’occasione per i professionisti del Floral Design e per  i Floral Farmers di potersi conoscere e riunire. Scegliere il fiore italiano e stagionale costituisce già un primo passo importante. SlowFlowers Italy vuole essere al fianco delle aziende in questo cammino di cambiamento: convinta che l’impegno, se pur graduale e lento, debba essere riconosciuto e coltivato. Il dialogo costruttivo tra flower farm e grandi produzioni è necessario: solo così la virtuosità dei primi potrà essere di esempio ed ispirazione alla produzione dei più grandi.

L’associazione promuove forme di giardinaggio sociale e lo sviluppo di attività di conoscenza del territorio dal punto di vista naturalistico e botanico. Mira a sensibilizzare i temi della floricoltura sostenibile e della bellezza etica del fiore.

Per SlowFlowers non può esistere estetica senza etica; l’idea di bellezza ha, sempre, a che fare con l’autenticità e il rispetto della natura. SlowFlowers è un’occasione per lasciarsi contagiare dalla creatività floreale, trovare il proprio modo di espressione, crescere tra i fiori. Questa sensibilità estetica affacciatasi da poco in Italia, mentre all’estero è già sviluppata da anni, promuove una bellezza non vuota, bensì piena di significato. Il fiore e la sua forma costituiscono quel miracolo della Natura che SlowFlowers ci invita a rispettare.

Concludo invitandovi a riflettere su una citazione della scrittrice Emily Dickinson: Essere un fiore è profonda responsabilità.

Per saperne di più e/o per associarvi a Slowflowers consultare il sito:

www.slowflowersitaly.it

  • (*)vedere: Sandra Ianni, FAME DI FIORI. Nutrirsi di bellezza, YCP, 2021 disponibile su tutte le principali librerie on line. 80 racconti di fiori, tra coltivati e spontanei, e 80 ricette con i fiori.

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