Cultura Enogastronomica

La giornata mondiale dei legumi

La giornata mondiale dei legumi è motivata dal fatto che i legumi figurano tra gli alimenti più utilizzati sin dall’antichità ed oggi sono oggetto di rivalutazione per il notevole apporto nutritivo e per le peculiarità ambientali. Coltivati da migliaia di anni in America, nel bacino del Mediterraneo e nel Medio Oriente, nel nostro paese tra i più diffusi troviamo i fagioli, i piselli, le lenticchie, i ceci, le fave; meno conosciuti sono le cicerchie e i lupini. Generalmente i legumi si consumano essiccati e si trovano in commercio tutto l’anno; alcuni, come i fagioli, i piselli e le fave, possono essere utilizzati anche freschi, nella stagione in cui vengono raccolti. Insieme ai cereali, sono gli alimenti più utilizzati dall’uomo sin dai tempi più remoti.
Negli ultimi decenni, tuttavia, il loro consumo è diminuito drasticamente, il regime alimentare moderno è basato, infatti, su un maggior uso di proteine animali ed i ritmi di vita di oggi hanno orientato le scelte dei consumatori verso cibi di pronto consumo, che richiedono tempi più brevi di preparazione e cottura. Eppure i legumi vantano un notevole e peculiare valore nutritivo e non dovrebbero mancare nella dieta quotidiana.
Alimento d’eccellenza in quanto costituiscono un’ottima fonte di proteine di qualità, allo stato secco ne contengono dal 20 al 40% cioè una percentuale quasi doppia rispetto a quella dei cereali e molto vicina a quella dei prodotti di origine animale. Hanno pochi grassi, dal 2 al 5%, e un elevato contenuto di fibre alimentari, sia insolubili, localizzate principalmente nella buccia e utili per regolare le funzioni intestinali, sia solubili, che contribuiscono al controllo dei livelli di glucosio e colesterolo nel sangue. Il valore energetico delle leguminose è tra i più elevati del mondo vegetale: i carboidrati infatti rappresentano circa il 50% del loro peso. Contengono una discreta quantità di fosforo, potassio, calcio e ferro, nonché vitamine del gruppo B e, quando sono freschi, anche vitamina C.
Le piante dei legumi, grazie al contributo di alcuni batteri presenti nel terreno, detti rizobi, sono in grado di fissare nel terreno l’azoto molecolare presente nell’atmosfera, di utilizzarlo per il loro sviluppo e renderlo disponibile per le colture successive. Le piante forniscono ai batteri gli zuccheri, provenienti dalla fotosintesi, necessari per i loro processi vitali, e i composti carboniosi, utili per fissare di nuovo l’azoto, creando così un circolo virtuoso tutto a vantaggio del suolo. Per queste ragioni, è utile inserire la coltivazione delle leguminose nella rotazione delle colture al fine di rigenerare il terreno attraverso la deposizione di materia organica di alta qualità.
Alla luce delle peculiarità nutrizionali e dell’apporto all’ambiente l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2016 Anno Internazionale dei Legumi. A seguito del grande successo riscosso, nel 2018 l’Assemblea ha designato il 10 febbraio come la giornata mondiale dei legumi (World Pulses Day). Ogni anno, in questo giorno, tutti i paesi membri colgono l’opportunità di accrescere la consapevolezza dei benefici alla salute e all’ambiente correlati alla produzione e al consumo di questo alimento.

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