Cultura Enogastronomica

SALSA WORCESTER

La storia della salsa inglese più venduta al mondo

La salsa Worcester venne inventata nel 1835 dai farmacisti inglesi John Wheeley Lea e William Henry Perrins. Si racconta che l’intento iniziale fu quello di replicare una salsa di pesce indiana su richiesta di Sir Marcus Sandy, il quale aveva trascorso parte della vita nel Bengala in qualità di governatore della Compagnia britannica delle Indie Orientali. Lea e Perrins mescolarono gli ingredienti ma il risultato non ottenne gli effetti sperati. La salsa fu messa in una botte e dimenticata in cantina per tre anni.

Il successo internazionale

Venne ritrovata in cantina per caso, fu assaggiata e trovata piacevolissima. Nacque, così, l’idea di metterla in commercio e pertanto venne fondata la società Lea & Perrins. Nel 1839 un uomo d’affari di newyorkese iniziò ad importare piccole quantità di salsa Lea & Perrins Worcestershire negli Stati Uniti ed a poco a poco la fama della salsa si diffuse in tutto il mondo. Bastarono pochi anni per iniziare ad esportarne grandi quantità, riuscendo così a soddisfare l’elevata richiesta di questo condimento che ancor oggi costituisce la salsa inglese più venduta al mondo anche se i fondatori nel 2005 hanno ceduto i diritti al gruppo Heinz. 

Il gusto e l’aroma

Si tratta di una salsa agrodolce e dal retrogusto vagamente piccante, caratterizzata da sentori speziati. Si usa soprattutto sulla carne, in particolare quella alla griglia, sul pesce, nelle minestre, nei sughi e sulle verdure. Inoltre rappresenta un ingrediente fondamentale di alcuni cocktail come il Bloody Mary, fondamentale per aromatizzare la salsa rosa e la salsa barbecue.

Ingredienti

Vi starete chiedendo, vista la diffusione ed il successo, cosa contiene questa salsa? Ѐ inutile dirvi che la ricetta originale è segreta ma con certezza la lista degli ingredienti include cipolle, aglio, scalogno, acciughe sotto sale, erbe aromatiche, aceto di malto, tamarindo, chiodi di garofano, peperoncino e melassa di canna da zucchero il tutto invecchiato in botti di legno per un minimo di diciotto mesi.


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