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LE UOVA DI PASQUA

L’uovo ha avuto tratti simbolici sin dai tempi antichi, ha rivestito il ruolo del simbolo della vita in sé, ma anche della sacralità. Mircea Eliade  afferma che il motivo dell’uovo cosmogonico, attestato in Polinesia, è comune all’India antica, all’Indonesia, dall’Iran alla Grecia, dalla Lettonia alla Finlandia, dall’Africa alle Americhe. In Russia ed in Svezia sono state rinvenute uova di creta in molti sepolcri. Le statue di Dioniso trovate nelle tombe in Beozia portano un uovo in mano, immagini simili sono presenti nella cultura etrusca, segno del ritorno alla vita.

L’uovo rappresenta, quindi, la “ripetizione della nascita esemplare del Cosmo, l’imitazione della cosmogonia”. tradizione del donare uova è documentata già fra gli antichi Persiani dove era diffuso lo scambio di semplici uova di gallina all’avvento della stagione primaverile, seguiti nel tempo da altri popoli antichi quali gli Egizi, i Greci e i Cinesi.  L’usanza dello scambio di uova decorate si sviluppò, nel Medioevo come regalo alla servitù. Nel medesimo periodo l’uovo decorato, da simbolo della rinascita primaverile della natura, divenne con il Cristianesimo il simbolo della rinascita dell’uomo in Cristo.

L’uovo rappresenta, quindi, la “ripetizione della nascita esemplare del Cosmo, l’imitazione della cosmogonia”.

La diffusione dell’uovo come regalo pasquale sorse probabilmente in Germania, dove si diffuse la tradizione di donare semplici uova in occasione di questa festività. Sempre nel Medioevo prese piede anche una nuova tradizione: la creazione di uova artificiali fabbricate o rivestite in materiali preziosi quali argento, platino ed oro, ovviamente destinata agli aristocratici ed ai nobili. Edoardo I, re d’Inghilterra dal 1272 al 1307, commissionò la creazione di circa 450 uova rivestite d’oro da donare in occasione della Pasqua.

La ricca tradizione dell’uovo decorato è però dovuta all’orafo Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette dallo zar il compito di preparare un dono speciale per la zarina Maria. L’orafo creò per l’occasione il primo uovo Fabergé, un uovo di platino smaltato di bianco contenente un ulteriore uovo, creato in oro, il quale conteneva a sua volta due doni: una riproduzione della corona imperiale ed un pulcino d’oro. La fama che ebbe il primo uovo di Fabergé contribuì anche a diffondere la tradizione del dono interno all’uovo.
Per l’uovo di Pasqua con sorpresa come lo conosciamo oggi dobbiamo riconoscere il merito all’olandese Coenraad van Houte che nel 1815 lo inventò.

 

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