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Vaniglia: un’orchidea in cucina, e non solo!

La vaniglia è originaria delle foreste tropicali umide della costa orientale messicana, si tratta di una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle orchidee, una liana a fusto cilindrico, poco ramificata, verde e flessuosa che vive nel sottobosco. Gli Europei la scoprirono con Hernan Cortez nel Cinquecento in quanto usata dagli Aztechi per aromatizzare la bevanda ottenuta dai semi del cacao. I Totonachi, antica popolazione Amerinda, furono i primi produttori fino alla metà del XIX secolo. Tutti i tentativi di far riprodurre questa orchidea al di fuori del proprio habitat naturale
fallirono poiché si ignorava che una particolare ape era indispensabile per la fecondazione e la formazione del frutto. Tuttavia nel 1861 un giovane schiavo, addetto alle piantagioni, riuscì nella fecondazione artificiale. Questo rese possibile la diffusione della pianta, soprattutto, in Madagascar e Indonesia, che oggi rappresentano i maggiori fornitori a livello mondiale.

Inizialmente in Europa la vaniglia era utilizzata per profumare saponi a altri prodotti di bellezza. Non veniva mai utilizzata per profumare direttamente la pelle, ma oggetti come fazzoletti, guanti o piccoli sacchetti che le donne infilavano nei corsetti. Fu il profumiere francese Guerlain che, nel 1889, inserì per primo la vaniglia nella formulazione di un profumo chiamato Jicky. Da quel momento moltissime essenze hanno avuto come ingrediente la vaniglia. I più famosi: Bois noir di Chanel; Shalimar di Guerlain; Arpege di Lanvin e Opium di Yves Saint Laurent.

La vaniglia è inoltre un antisettico naturale ed un prezioso calmante, è molto utile per combattere lo stress e l’insonnia. L’amico erborista suggerisce che una tazza di latte caldo aromatizzato alla vaniglia è un ottimo rimedio per chi ha difficoltà a prendere sonno. Il contenuto di vanillina fornisce, inoltre, ottime proprietà antiossidanti. Da sempre alla vaniglia sono attribuite virtù afrodisiache.

Una ricetta facile da realizzare è costituita dalla salsa alla vaniglia, per prepararla occorre scaldare 1/4 di litro di panna fresca liquida e 75 ml di latte intero in un pentolino, unire una stecca di vaniglia, incisa con un coltellino, e portate a bollore a fuoco dolce. Lasciare in infusione per 30 minuti. Nel frattempo versare 75 g di zucchero in una ciotola con tre tuorli e sbatterli con le fruste elettriche, fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Unire la parte liquida ai tuorli montati, mescolare e rimettere la crema nel pentolino sul fuoco molto dolce, portare a bollore. La salsa è perfetta da abbinare a biscotti di pastafrolla, ad un gelato alla frutta o su un budino al cioccolato o per “riciclare” del pandoro avanzato dalle feste o un semplice ciambellone.

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