Ricette

Nostradamus e la confettura di rosa

Nostradamus, pseudonimo di Michel de Notredame (1503-1566), astrologo e speziale francese è considerato uno dei  più grandi veggenti e scrittore di profezie della storia. Sebbene a dargli la fama furono appunto le profezie*, Nostradamus fu autore, nel 1556, del Trattato dei Condimenti e  Conserve  opera liberamente tradotta in “Trattato delle confetture”,  in cui rivelò i segreti della trasformazione e della conservazione delle cose periture.

Un trattato ricco e sorprendente che riporta addirittura i consigli sul tipo di vasellame, le descrizioni minuziose degli ingredienti, le dosi, i tempi, le procedure di lavorazione. Il  tutto arricchito da racconti e considerazioni personali su quelle informazioni fino ad allora gelosamente conservate e tramandate, per via orale, fra pochi iniziati, medici o speziali.
Il lavoro di Nostradamus contemplava dettagliatamente lo stadio di cottura dello zucchero, che trasformato da solido a liquido è un fattore essenziale per la preparazione delle confetture. Il trattato, altresì, ci presenta uno spaccato della vita e della società rinascimentale, che apprezzava confetture golose di amarene,  limoni e di zenzero verde.

Il  testo riporta, inoltre, l’esperienza di speziale ma anche di attento conoscitore delle regole della sana alimentazione. Il testo fu scritto per compiacere Caterina de’ Medici, che da poco l’aveva invitato a corte a Parigi, ma anche per aiutare chi aveva pochi soldi e soprattutto poche occasioni per avvicinarsi ai dolci e alle conserve. A Salon en  Provence, il paese dove Nostradamus  è vissuto, ancora oggi si vendono dei piccoli dolci preparati secondo una sua ricetta segreta.

(*) Les Vrayes Centuries et Propheties de Maistre Michel Nostradamus (Le vere centurie e profezie del maestro Michel de Notre-Dame), edizione originale di Avignone 1556, Lione 1558

CONFETTURA DI ROSE

Ingredienti : un kg di zucchero, 350 g di petali di rosa rossa, preferibilmente profumata e coltivata.i senza far ricorso a prodotti chimici, 250 g di acqua, tre limoni, un cucchiaino di acqua di rose per uso alimentare.
Preparazione: Lavare delicatamente i petali ed eliminare l’unghia bianca posta alla base. Far bollire l’acqua con lo zucchero e al bollore gettarvi i petali. Far bollire, a fuoco basso, per circa venti minuti. Aggiungere il succo di tre limoni e l’acqua di rose. Far bollire per ulteriori cinque minuti e versare nei barattoli di vetro già sterilizzati. Chiudere i barattoli e capovolgerli per soli 5 minuti , completamente raffreddati porli in un luogo buio e fresco.

Ricetta tratta dal libro:  Sandra Ianni, Alla corte di donna ISabella de’ Medici Orsini. Racconti e ricette (YCP 2018)

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